lunedì 29 novembre 2010

Rifugi

Mi rendo conto di non essere la più assidua tra le blogger. Di non esserlo affatto, ad essere precisi. Ma è incredibile come mi riesca difficile ultimamente rifugiarmi tra queste pagine per ritemprarmi dalle fatiche quotidiane. Me ne stanno capitando così tante che non riesco a trovare un rifugio abbastanza caldo e accogliente nel quale fermarmi per far guarire le mie ferite.
Per fortuna la mente umana si sgretola e si rigenera da sola e per forza di cose, per istinto di sopravvivenza.
E per questo, eccomi ancora qui a raccontare di rifugi nei quali provare a costruire una vita ideale, senza dolori e incertezze, senza ansie e incomprensioni.
Come quando da bambina, mi creavo angoli nascosti, embrioni di case, in cui sentirmi protetta. Sotto un tavolo, dentro un armadio, nella tenda degli indiani...
Non può essere altrimenti, le pareti intime e familiari della propria Casa restano il ristoro più prezioso ai mali dell'anima.

4 commenti:

  1. Una casetta sull'albero...quanto sarebbe bello! Lo dice una persona che ama molto stare per i fatti propri e, quindi, ti lascio immaginare come mi piacerebbe. Le pareti della nostra casetta sono, in realtà, sconfinate tele per i più bei paesaggi dell'immaginazione.
    Ciao!
    Antonietta.

    RispondiElimina
  2. Che bella immagine Antonietta! Mi piace pensare alle pareti della mia casa come a delle tele, perchè vuol dire che si tratta di "un'opera unica". Ognuno di noi realizza la propria opera originale e perfetta!
    Anch'io sono un carattere abbastanza solitario, sempre in mezzo alla gente, ma spesso con il bisogno di essere solo in compagnia di me stessa...e una casa sull'albero sarebbe proprio un gran bel rifugio!
    Ciao, a presto!

    RispondiElimina
  3. Ciao tesoro,
    è un piacere e nel contempo un'afflizione, rileggerti così...cosa succede, angelo? Se vuoi parlarne, la mia mail è :
    fochetta999@yahoo.it

    ...quando vuoi !

    Ti abbraccio forte!

    Maddy

    RispondiElimina
  4. Grazie Maddy sei sempre tanto gentile e disponibile! Succede che a volte capita di dover vedere le persone care intorno a te soffrire tanto e tu senti un senso di grande impotenza. E' triste, ma fa parte della vita e bisogna accettare anche ciò che non si può spiegare nè che si vuole accettare. Andiamo avanti, si dice che quando tocchi il fondo poi non puoi che risalire...
    Un abbraccio

    RispondiElimina