mercoledì 10 novembre 2010

La variante di Luneburg

Ho aggiunto alle mie letture "La variante di Luneburg" di Paolo Maurensig. 
Un libro di cui, confesso, non avevo sentito parlare fino a quando una mia ex-collega non me lo ha consigliato su Facebook. I consigli di lettura vanno presi sempre con molta cautela. Un consiglio di lettura non ha lo stesso valore per tutti. E' importante innanzitutto che ci sia una affinita mentale con la persona che ti consiglia. Deve avere una sensibilità simile alla tua, devi rispecchiarti nei suoi comportamenti e nel suo modo di vedere e interpretare la realtà.
Per farla breve, la mia ex collega corrisponde a queste caratteristiche, quindi so che un consiglio di lettura dato da lei difficilmente può risolversi in un buco nell'acqua.
Dunque, La variante di Luneburg...
un libro intenso, toccante, cupo, con punte emotive molto forti.
Il pretesto narrativo è quello del gioco degli scacchi. L'intera storia sembra una partita a scacchi, in cui gli stessi protagonisti diventano pedine della scacchiera.
Si apre come un giallo, un omicidio/suicidio di cui non si riconoscono cause e moventi, si dipana come un racconto biografico, in cui si narrano le vicende di due protagonisti del gioco degli scacchi e del tragico destino che li porta ad incontrarsi e, con una intensità crescente, raggiunge l'acme nella vicenda storica e nel dramma umano del nazismo, che vede contrapporsi i due giocatori nella Partita più crudele e spietata che possa immaginarsi, quella tra ebrei e nazisti. Vi affonda le unghie e lascia il segno.
Una Partita, evidentemente, senza vincitori né vinti.
Da leggere tutto d'un fiato.

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