Oggi ho bisogno di mettere un post it, per tenere a memoria un prezioso articolo scovato nel blog di Luisa Carrada, che seguo da anni. Chi si confronta quotidianamente con la scrittura, soprattutto quella professionale, non può esimersi dal leggere questo post, per fare un esame di coscienza e, molto probabilmente, un mea culpa.
Scardinare certe cattive abitudini di scrittura, i gerghi, le frasi arrotolate su se stesse, l'abuso di aggettivi e avverbi, è davvero complesso e richiede un esercizio quotidiano.
Per questo tra l'elenco di punti suggeriti dalla Carrada nel suo Blog e presi in prestito da Dories and Bertie, quello che mi ha più colpito è questo: "Sottolinea tutte le parole che tua mamma non capirebbe. Riscrivile perché capisca."
Mi ha lasciato interdetta. Credo che l'80% di quello che scrivo normalmente possa risultare incomprensibile a mia mamma. C'è allora da lavorare tanto. Per allegerire, semplificare, chiarire. Perchè la nostra lingua nasce semplice e pura, ma la furbizia umana è capace di renderla un crudele trabocchetto.
Mi viene in mente un "bel" suggerimento che aleggia in alcuni ambienti e che riassume perfettamente questo atteggiamento ingannevole: "Se non puoi convincerli, confondili!"
Sui rischi e sugli sviluppi di questa teoria, meditiamo tutti..